L’audit UX è una formula breve del monitoraggio. Si tratta di un’analisi esperta per misurare le performance di utilizzo di un prodotto esistente e raggiungere gli obiettivi di business grazie alle indicazioni fornite. L’analisi permette di ottenere le curve di esperienza con evidenza di pain point (ostacoli) e win point (opportunità). A differenza del monitoraggio, l’audit UX si esegue solo una volta, con il vantaggio di essere maggiormente economico e veloce.
Perché si utilizza?
Si utilizza per analizzare l’esperienza che si offre ai propri clienti. L’audit ux consente di capire qual è il percorso maggiormente seguito dai propri utenti, indicando quali sono gli ostacoli che incontrano e quali sono le opportunità di sviluppo. L’analisi evidenzia i dati relativi ai flussi di navigazione e fornisce una serie di indicazioni per migliorare l’esperienza offerta ai propri clienti e raggiungere gli obiettivi di business. L’audit UX si esegue una volta soltanto, con l’obiettivo di avere una panoramica sulla propria esperienza offerta e una serie di indicazioni utili a migliorarla.
Come si fa?
L’audit UX si esegue con la stessa procedura del monitoraggio, con la differenza che non è ciclico. Si devono avere a disposizione i dati di navigazione e la matrice di valutazione:
- per prima cosa si identificano quali sono i tre compiti principali che gli utenti eseguono e che sono determinanti per il proprio business, come ad esempio l’iscrizione al sito o l’acquisto di un prodotto
- si tracciano i flussi di navigazione relativi a ogni compito. I dati determinano quante azioni (step) gli utenti devono compiere per concludere l’attività
- in seguito si valuta ogni singolo step, applicando la matrice di valutazione. Essa si base sulle tre caratteristiche che una buona esperienza deve avere: utilità, semplicità e piacevolezza.(Per ulteriori informazioni sul protocollo si rimanda al documento in calce)
- dopo aver compilato la matrice si ottengono le curve di esperienza, esse sono delle linee che rappresentano la lunghezza del compito, il numero di step, i pain point e i win point
- si analizzano le curve di esperienza focalizzando l’attenzione sull’andamento medio e sulla parte finale: quest’ultima, nella condizione ideale, deve superare la parte iniziale per garantire un buon ricordo dell’esperienza
- infine si analizza la composizione della curva, dal punto di vista dell’utilità, della semplicità e della piacevolezza, identificando quali sono gli aspetti che penalizzano ogni singolo step e quindi l’intera curva
Cosa si ottiene?
Con un monitoraggio si ottengono i dati relativi al percorso eseguito dagli utenti, le curve di esperienza con evidenza di win e pain point e le indicazioni necessarie per migliorarla.