L’etnografia agile, a differenza di quella tradizionale, prevede osservazioni concentrate in brevi periodi, e ripetute nel tempo. È una tecnica adatta per lo studio delle persone nei loro contesti naturali, con l’obiettivo di osservare e comprendere le dinamiche culturali, comportamentali e sociali.
Come si fa?
Dopo aver definito gli obiettivi della ricerca si organizzano le giornate di osservazione. Il team di ricerca si reca sul luogo identificato dove prende appunti, scatta foto e gira qualche video. Con l’etnografia agile si fanno osservazioni in brevi periodi (anziché un unico periodo lungo) e si riportano al team di progettazione gli insight in modo ricorsivo.
Perché si utilizza?
L’etnografia agile permette di raccogliere insight aggiornati lungo l’intero processo di progettazione. Il team ha così la possibilità di avere una costante visione sulle dinamiche osservate e le relative variazioni.
Inizialmente si scoprono una serie di macro insight, che vengono riportati al team. Con le osservazioni successive ci sarà la possibilità di rilevare ulteriori elementi di approfondimento o variazione.
Ad esempio inizialmente si osserva che un popolo ha la lavatrice sul balcone, poi nelle osservazioni successive emergono gli spunti necessari a capire le motivazioni di tale abitudine.
Cosa si ottiene?
Con l’etnografia agile si integrano i vantaggi della tecnica tradizionale con la flessibilità e ricorsività tipica dell’agile. Si ottengono così una serie di insight aggiornati, integrati durante l’intero processo di progettazione.