La Journaled Session è una tecnica di ricerca che analizza passo a passo le attività che un utente compie per raggiungere il completamento di un’operazione. E’ un’attività che si effettua con l’obiettivo di registrare e analizzare tutte le singole operazioni che l’utente compie durante l’uso.
Come si fa?
Si identifica un’operazione di cui si voglia testare l’interazione, e si propone all’utente di eseguirla liberamente oppure seguendo uno script prefissato.
Durante l’interazione, un software o un tracker, registrerà automaticamente tutte le operazioni: verranno catturate tutte le azioni compiute dall’utente sullo schermo, registrando i passaggi mouse, i click e le altre interazioni.
Perché si utilizza?
Le journaled session sono un metodo per analizzare l’interfaccia in remoto ed in maniera automatica. Infatti, grazie all’inserimento nel codice di programmazione di un tracker, si registrano tutte le operazioni effettuate dall’utente durante la sua interazione. In questo modo l’utente può interagire fluidamente con l’artefatto senza doversi soffermare per registrare le sue azioni come avviene nel self-reporting log.
Questo metodo permette di registrare tutto il flusso interattivo ma non registra nessuna componente emozionale dell’utente che, quando conduce la sessione in remoto, non può neanche essere osservato dal team di ricerca.
Cosa si ottiene?
Alla conclusione di questa sessione si ottiene un report di tutte le attività che l’utente ha svolto per raggiungere il completamento dell’operazione assegnatagli. Il report, a seconda dei dati che dovrà mettere in evidenza, potrà assumere diversi output visuali.