Lo storyboard è uno strumento che aiuta a visualizzare in maniera organica l’esperienza che l’utente vivrà, tramite il disegno di passaggi chiave relativi a una storia d’uso tipo. In questo modo vengono identificate le sequenze di azioni da sviluppare, si descrive il contesto e si racconta l’esperienza. La forma insieme narrativa e visuale aiuta a esplorare i concetti e a renderli visibili a tutto il team coinvolto.
Perché si utilizza?
Lo storyboard è uno strumento utile a visualizzare e a rendere esplicito a tutto il team coinvolto nel progetto quale sia la storia che l’utente vivrà durante l’uso di un prodotto o servizio. È particolarmente indicato per rendere chiaro il contesto d’uso, l’atmosfera e l’esperienza che l’utente vivrà. Nella narrazione dei passaggi chiave dell’esperienza si visualizza il funzionamento del servizio e come questo si inserisca all’interno della quotidianità della persona di riferimento. Inoltre questo strumento è utile a contestualizzare un concept nella quotidianità d’uso dell’utente, permettendo ai progettisti di aumentare l’empatia verso di esso.
Come tutti gli strumenti visuali, lo storyboard aiuta a comunicare e rendere univoca e condivisibile un’idea di partenza, permettendo di rielaborarla e svilupparla più facilmente.
Come si fa?
Ci sono varie modalità di sviluppo e utilizzo di uno storyboard, si tratta infatti di uno strumento flessibile che si adatta a vari contesti. Una sequenza che si può utilizzare per lo sviluppo di uno storyboard è la seguente:
- raccolta dei dati utilizzando le tecniche più adatte al progetto, come ad esempio: brainstorming, osservazione degli utenti, field study, test con utenti, etc.
- identificazione dei bisogni, delle necessità, degli ostacoli e delle opportunità. Può essere utilizzata una tabella dove si elencano le persone coinvolte, i touchpoint, le attività e le motivazioni
- identificazione degli step che costituiscono l’esperienza. In questo passaggio può essere utile l’utilizzo dei post-it, in modo da chiarire il flusso
- disegno (o schizzo) delle scene passo dopo passo, che narrano la sequenza di azioni. È sufficiente che ogni passaggio comunichi l’idea, per questo può essere anche uno schizzo accompagnato da una frase esplicativa.
Cosa si ottiene?
Quando lo storyboard è costruito si otterrà una sequenza di disegni, fotomontaggi, collage o quanto utile a rappresentare le azioni che l’utente compie in quel passaggio chiave e il contesto in cui si trova. Le diverse immagini saranno accompagnate da didascalie esplicative.
Riferimenti
- Storytelling for user experience – Whitney Quesenbery, Kevin Brooks (2010)