I form sono pagine che necessitano la compilazione di campi da parte dell’utente per completare un processo di iscrizione, di acquisto, di richiesta informazioni, ecc.
Possono avere diversa lunghezza in relazione alla complessità dell’operazione che l’utente deve eseguire; in ogni caso, un form progettato correttamente permette di contenere l’impatto sulla persona in modo da rendere l’esperienza di compilazione più semplice, più chiara e il più veloce possibile.
Come si fa?
Durante la progettazione di un form bisogna tenere conto di diversi aspetti, che si riferiscono a concetti di scansione visiva o di puro interaction design. In merito a questo punto, si utilizza spesso la tecnica dell’Eye tracking, che permette di eseguire dei test e valutare dove l’occhio si ferma durante la scansione del form.
La valutazione della posizione delle label rispetto al campo da compilare, la lunghezza verticale dei contenuti, la posizione delle call to action rispetto al flusso di contenuti, sono solo alcuni degli aspetti da prendere in considerazione. È necessario anche eseguire delle ricerche in merito alla cultura dell’utenza a cui ci si sta rivolgendo, in quanto molto spesso alcuni campi sono da progettare in modo flessibile.
Un esempio emblematico è il campo per il numero telefonico, che a seconda della nazione differisce per lunghezza e posizione del prefisso.
Perché si utilizza?
Quando un servizio o prodotto presenta un qualsiasi tipo di form, questo può creare frustrazione all’utente che necessita di compilarlo per concludere una determinata operazione.
Se questo fatto si verifica, l’utente potrebbe rinunciare a una ipotetica iscrizione al sito o abbandonare un processo di acquisto, perché troppo complesso o lungo. È necessario produrre form agili da compilare, che siano autoesplicativi ed evitino di bloccare o annoiare l’utente.
Cosa si ottiene?
Durante la fase di ricerca, si effettuano attività di benchmark e di ricerca che vengono formalizzate in documenti consultabili nel corso della progettazione del form.