Il co-discovery è una tecnica che si utilizza durante i test di usabilità con l’obiettivo di indagare in maniera approfondita il processo cognitivo dei partecipanti. E’ una tecnica che prevede la partecipazione di una coppia di utenti.
Come si fa?
La procedura è uguale al test di usabilità tradizionale, con la variante che i partecipanti si convocano a coppie anzichè individualmente.
- Inizialmente occorre convocare i partecipanti in una sala test attrezzata;
- Si prepara la task list, con l’elenco dei compiti che i partecipanti dovranno svolgere;
- Il giorno del test i partecipanti arriveranno nell’orario precedentemente concordato e sarà loro chiesto di firmare il consenso informato per la registrazione delle sessioni;
- Ogni coppia di partecipanti eseguirà il test con la presenza del facilitatore, quest’ultimo ha il compito di accompagnare gli utenti stimolando il pensiero a voce alta (think aloud protocol);
- A conclusione dei test, il team di ricerca svolgerà l’analisi delle sessioni precedentemente video registrate;
- L’analisi dei test consente di ottenere i dati relativi all’efficacia e all’efficienza dell’interfaccia, e di ottenere una serie di problemi che ostacolano l’usabilità del servizio
Il facilitatore, nel caso fosse necessario, ha il ruolo di stimolare il dialogo e la collaborazione tra i due partecipanti: in questo modo si indagano la comprensione e le impressioni che essi hanno dell’interfaccia.
Perché si utilizza?
E’ una tecnica che si utilizza per indagare il processo cognitivo dei partecipanti, prestando particolare attenzione alle modalità di interazione, alle aspettative e alla comprensione che essi hanno dell’interfaccia.
Cosa si ottiene?
A conclusione dell’attività si ottiene l’analisi dell’interfaccia in termini di efficienza ed efficacia, completa con un elenco di insight relativi ai problemi emersi. Il deliverable che si ottiene è un documento che descrive l’intera attività svolta.
