La tecnica del Mago di Oz prende nome dall’omonima favola e sfrutta come principio l’espediente sfruttato dal mago per manifestare i suoi trucchi agli occhi del pubblico. Così come nella storia il mago era nascosto nella macchina magica e l’azionava ad hoc per produrre l’effetto opportuno, si simula l’interazione dell’utente con il sistema grazie all’azione di un operatore che attua l’interazione in risposta all’input dell’utente.
Come si fa?
L’operatore, che si trova in una sala test, osserva l’utente e le sue azioni; in base a queste adatta le risposte del sistema in tempo reale. Per questo è necessario che sia rapido nella risposta per rendere un’esperienza quanto più fedele possibile all’utente.
Perché si utilizza?
Questo sistema permette di valutare l’interazione ed il funzionamento di un prototipo che ha un basso livello di definizione prima di sviluppare un prototipo non funzionante. I feedback che si ottengono saranno utili in futuro all’implementazione delle interazioni e delle risposte del sistema.
Cosa si ottiene?
Da questa attività si ottengono dei riscontri progettuali sulla natura dell’interazione che l’utente ha con il sistema ed in base a ciò si potrà progettare e sviluppare con maggior accuratezza il tipo di risposta di esso. Inoltre si otterranno feedback utili in merito all’usabilità del prodotto/servizio testato.